Responsabile: Dr. Stefano Esti
Il seno mascellare è una cavità all’interno del mascellare superiore rivestita di mucosa, piena d’aria, in comunicazione con il naso e posizionata al di sopra delle radici dei premolari e molari superiori. Questa cavità si trova bilateralmente a livello della punta delle radici dei premolari e molari superiori ed in essa circola e si inumidisce l’aria proveniente dalle narici , la sua funzione è di alleggerire il peso delle ossa del cranio.
Quando tra la cresta alveolari e il pavimento del seno mascellare non vi è sufficiente altezza per il posizionamento implantare è possibile sollevare la membrana mucosa del seno ed inserire nello spazio creato dei biomateriali che nell’arco di alcuni mesi favoriranno la formazione del nuovo osso.
Al fine di completare la dimensione ossea per procedere a piani di cura implanto protesici si possono valutare alcune tecniche di seguito descritte di Rialzo del seno :
Tecnica chirurgica di rigenerazione ossea che prevede un innesto di osso (sintetico,eterologo o autologo) che viene posizionato al livello del pavimento del seno mascellare allo scopo di incrementare la dimensione verticale del mascellare posteriore per poter inserire gli impianti.
In questa tecnica si procede ad aprire un foro/botola laterale nell’osso del seno mascellare per accedere alla membrana.
La membrana viene prima scollata e poi con uno strumento angolato sollevata passandole sotto.
Questa procedura viene utilizzata in casi di atrofia ossea mascellare in senso verticale.
Comporta l’assunzione sotto prescrizione dell’odontoiatra o del chirurgo di antibiotici e di un protocollo di farmaci (antiinfiammatori, antidolorifici, etc.) stabilito in relazione all’anamnesi del paziente.
L’intervento comporta un gonfiore nel volto spesso accompagnato da fastidio per circa 3-6 giorni.
Ogni qualvolta sia possibile è consigliabile inserire gli impianti nella stessa seduta operatoria ciò ridurrà il numero di interventi chirurgici e i tempi necessari alla guarigione aumentando il comfort al paziente
Il tempio medio per la formazione dell’osso necessario a stabilizzare l’impianto è di 8 mesi.
Risulta essere un intervento predicibile ma che comporta una buona complessità in fase chirurgica.
Esistono delle soluzioni alternative che sono descritte in altre sezioni vedi impianti pterigoidei anche se sono da valutare nelle diverse fattispecie.
Tecnica di rigenerazione ossea per via crestale. Si procede a sollevare e scollare la sottile mebrana/mucosa che avvolge la parete interna del seno mascellare mantenendola integra in modo da innalzarla verso l’alto ed inserire materiale biocompatibile (osso sintetico etc. vedi pagina Geistlich BIOSS).
L’osso inserito viene “colonizzato” dalle cellule dell’osso del paziente ricreando l’altezza sufficiente per ancorare un impianto alla struttura ossea
Questo processo ha una durata media di 3-4 mesi.
L’intervento risulta meno invasivo ed è sempre possibile procedere all’inserimento degli impianti durante lo stesso intervento.
Il mini rialzo è una tecnica ad alta predicibilità e con una percentuale di successo molto elevata.
In situazioni di carenza ossea non marcata possono essere eseguiti interventi di innesto di osso sintetico non autologo allo scopo di garantire agli impianti il supporto necessario a sostenere il carico masticatorio o nel corso di interventi di chirurgia parodontale detti
innesti di materiale biocompatibile.